Il problema è [_____]

ATTENZIONE Qui si parla di Elysium. Se non lo avete ancora visto e volete vederlo non andate oltre. Altrimenti benvenuti…

Da che parte cominciare? Ma sì, proviamo con il riassunto pre-visione:

Sto per vedere Elysium. In un cinema. In italiano. Inizio in ritardo di 30m sull’orario. Con intervallo. Pagando 8€. Perché?

Questo è quello che contiene un tweet ma il riassunto è già significativo… Ovviamente i 25 minuti di ritardo (questo è quello che c’è scritto sul biglietto) sono pieni zeppi di pubblicità tale da far rimpiangere quella presente in TV (e voi sapete che sono anni che non guardo la TV).

Le premesse sono pericolose: attori famosi (Matt Damon, Jodie Foster) ed un regista da cui ormai tutti si aspettano il botto a la District 9. Ed in effetti è così. O meglio… c’è qualcosa di District 9 ed entro la fine del film potreste accorgervi che sono le uniche cose buone.

Diciamole subito: l’ambientazione ed i mezzo di trasporto, la polvere, le differenze sociali ed il messaggio buonista. La trama ed il suo svolgimento però lasciano molto a desiderare. Se volessimo trovare IL DIFETTO io lo descriverei come una eccessiva hollywoodizzazione di Neill (pare che sia estremamente contagiosa e rischia di rendere impotente qualsiasi regista di buone speranze). E quindi troviamo: esplosioni, sparatorie, protagonisti indistruttibili (almeno fino a quando serve) e discutibili scene che rendono difficile la sospensione del’incredulità (davvero nel 2013 possiamo ancora accettare di sentire il rumore nello spazio?). Ok, le stesse cose c’erano in District 9 ma Matt Damon in questo caso ci mette del suo. Forse un illustre sconosciuto sarebbe stato meglio.

Vogliamo inoltre parlare dell’onnipresente linguaggio pseudo informatico che ormai è d’obbligo? Ci sono: il reboot salvifico, la crittografia hackerabile ed il dropbox cerebrale (anche uno scempio come Johnny Mnemonic può tornare alla mente e risultare interessante).

Una delle cose che ormai mi risultano troppo evidenti sono le scene fatte apposta per spiegare un fatto che succederà da lì a poco. È come se fossero etichettate: “ehi guarda che adesso ti spiego perché il protagonista morirà entro la fine del film, anzi te lo dico proprio! Quindi quando succede il fattaccio non è una novità e di conseguenza sai già che stai vedendo un film che implica (alla fine non certo prima) l’estremo sacrificio 1. Tutto questo nei primi 30 minuti di un film che dura 2 ore. Non male.

Le sorti di un film (qualsiasi) sono ormai alla mercé della sala: fanno di tutto per rendere la visione un incubo (forse perché del fatto che tu voglia vedere un film non gliene frega niente). E quindi mentre si sorvolano le barracche al tramonto, sollevando la polvere che i poveri abitanti della Terra si respirano tutto si… blocca ed appare la moderna incarnazione del Grande Fratello (che, in questo caso, non ti invoglia ad andare a consumare bevande e schifezze varie):

Avrei persino gradito un cazziatone per aver osato riprendere digitalmente lo schermo (succede, succede).

Ammetto che una buona parte del problema potrebbe risiedere da questa parte dello schermo: trovare nuove storie e soprattutto raccontarle senza usare metodi già visti è già di per sé difficile e non favorisce il pubblico che ha già visto tutto o semplicemente troppo. Proprio in questi anni sto riscoprendo il fascino dei film del passato spinto da una cocente delusione dopo l’altra (gli unici blu-ray entrati in casa recentemente sono District 9 e Inglorious Basterds). Insomma: potrei non essere io il target di questi film. Ormai sono stato esposto a 2001 a Guerre Stellari (dove il boom nello spazio non lo notavi perché eri preso dalla storia).

Insomma: il film va visto ma potrete dimenticarlo subito dopo (e quindi il voto è a malapena la sufficienza).

Se poi volessimo essere pignoli al limite del patologico (sì grazie) si potrebbe commentare il formato della data: 06:09:2013 sul biglietto.

PS: peccato per la fine che fa la Nissan GT-R… Anche impolverata l’avrei presa io.

PPS: ma come! non dici nulla su Jodie Foster? Esatto. È meglio.

PPPS: ma come! non dici nulla sul doppiaggio italiano? Esatto. È meglio.

PPPPS: ma non avresti voluto vederlo a casa in lingua originale pagandolo? Probabilmente sì ma non si può.

PPPPPS: sono in buona compagnia


  1. evidente anche dal trailer che NON avevo visto ↩︎